Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
16 Novembre 2020
Pubblicato sul sito UNMIG-Uffico georisorse il numero speciale del Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse Il Mare - Terza edizione - Ottobre 2020
15 Settembre 2020
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, recante misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale.
01 Agosto 2020
La Carta delle istanze e dei titoli minerari esclusivi per ricerca, coltivazione e stoccaggio di idrocarburi è prodotta semestralmemte dal servizio cartografico della DGISSEG Divisione III - Analisi, programmazione e studi settore energetico e georisorse, è pubblicata sul sito web DGISSEG-UNMIG ed è allegata al numero del BUIG del mese di pubblicazione.
L'ultima edizione della Carta dei titoli minerari, con aggiornamento al 31 luglio 2020, è stata pubblicata allegata al BUIG Anno LXIV, n. 7 ed è disponibile al download anche al seguente link.
Carta delle istanze e dei titoli minerari esclusivi per ricerca, coltivazione e stoccaggio di idrocarburi - Aggiornamento al 31 luglio 2020
15 Marzo 2020
Lo stoccaggio geologico del biossido di carbonio consiste nella iniezione, in formazioni geologiche profonde o giacimenti esauriti di idrocarburi, della CO2 liquida ottenuta dalla cattura delle emissioni di centrali elettriche a combustibili fossili e da altri grandi impianti industriali.
L’attività di sequestro e stoccaggio di CO2, indicata con l’acronimo inglese CCS, ossia Carbon Capture and Storage, è considerata strategica nell’ambito della politica energetica europea in quanto tecnologia di transizione che potrà contribuire a mitigare i cambiamenti climatici permettendo, secondo stime preliminari, la riduzione, entro il 2020, del 20% delle emissioni di gas ad effetto serra, rispetto ai livelli del 1990.
La Commissione Europea, con l’obiettivo di facilitare la realizzazione di impianti termoelettrici dotati di tecnologie di cattura e stoccaggio geologico dell’anidride carbonica e riconoscendo l’importanza di tali tecnologie per contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, ha emanato in data 23 Aprile 2009, la direttiva 2009/31/CE, inserita nel “Pacchetto Clima - Energia”, con lo scopo di definire un quadro giuridico comune a livello europeo per lo stoccaggio geologico ambientalmente sicuro del biossido di carbonio.
A partire dall’emanazione della Legge 4 giugno 2010, n. 96 – legge comunitaria 2009, il recepimento della Direttiva europea 2009/31/CE ha impegnato gli uffici designati della pubblica amministrazione.
E’ stata quindi creata una “task force” di tecnici e specialisti con l’obiettivo di consentire il recepimento della direttiva. A tale scopo il Ministero dello sviluppo economico di concerto con quello dell’ Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Ministero dell’ambiente) e il Ministero per le politiche europee hanno costituito un gruppo di lavoro congiunto per la stesura dello schema di recepimento anche attraverso il coinvolgimento dei principali stakeholders istituzionali, enti di ricerca, primarie realtà industriali.
Lo schema di decreto legislativo di recepimento è stato discusso e condiviso con le altre Amministrazioni concertanti.
In considerazione dell’importante sostegno finanziario assegnato all’Italia per la realizzazione di un impianto dimostrativo di CCS presso la futura centrale di Porto Tolle nell’ambito del Programma comunitario di sostegno European Energy Programme for Recovery (EEPR) e del Programma NER 300, il recepimento delle direttiva in Italia, fornisce un quadro giuridico a sostegno di tali nuove attività industriali.
Con gli elementi indicati dalla Legge 4 giugno 2010, n. 96 – legge comunitaria 2009, è stato possibile definire la bozza di decreto legislativo secondo i criteri fissati.
Gli sforzi profusi dagli Organi governativi hanno portato nel marzo 2011 alla predisposizione finale del testo del decreto legislativo, il cui schema è stato dapprima discusso e condiviso con le amministrazioni concertanti per poi essere sottoposto all’esame preliminare del Consiglio dei Ministri, il quale, in data 23 Marzo 2011, ha dato parere favorevole.
Successivamente si sono avviate una serie di consultazioni durante le quali è stato raccolto il parere favorevole della Conferenza permanente Stato-Regione e sono stati presentati i risultati alle Commissioni parlamentari coinvolte. Infine, a valle delle consultazioni, approvato in via definita dal Consiglio dei Ministri in data 28/07/2011, il testo è stato pubblicato sulla GU del 04/10/2011 (D.Lgs 162/2011).
La complessa articolazione multidisciplinare della direttiva assume una rilevante valenza scientifica e industriale, per gli impatti che essa avrà sui settori termoelettrico e minerario.
Lo schema di decreto legislativo di recepimento prevede che le attività relative allo stoccaggio siano svolte in base a licenze di esplorazione e concessioni di stoccaggio; al termine dell’attività è prevista l’autorizzazione alla chiusura del sito di stoccaggio e il trasferimento di responsabilità dal gestore allo Stato
In sintesi i contenuti della direttiva risultano:
Il Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 162, nella sua stesura finale rimanda, per alcune tematiche, a successivi decreti attuativi interministeriali che saranno oggetto di più dettagliati approfondimenti, da emanarsi tra i 6 e i 24 mesi dalla pubblicazione del decreto stesso. In particolare tra i principali aspetti in corso di studio vi sono l’individuazione della mappa delle aree idonee allo stoccaggio della CO2, i termini e le modalità di trasferimento della responsabilità al Ministero dello Sviluppo Economico dopo la fase di post-chiusura, la definizione dei criteri secondo i quali dovrà essere compiuta la valutazione tecnica della documentazione presentata dai proponenti per il rilascio delle istanze di esplorazione e di stoccaggio e la definizione delle tariffe/garanzie finanziarie dovute dal soggetto titolare dell’ autorizzazione allo stoccaggio.
Per tale ragione i Ministeri coinvolti hanno creato differenti gruppi di lavoro, ciascuno con specifiche priorità relativamente alla predisposizione dei testi dei citati decreti attuativi e ne stanno coordinando le attività, nel rispetto delle scadenze sancite.
Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina Domande frequenti sulla Cattura e stoccaggio del biossido di carbonio
18 Febbraio 2020
In occasione dei sessant'anni dalla pubblicazione del primo numero del Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi uscito il 15 maggio del 1957, la Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche-UNMIG ha curato la digitalizzazione e la pubblicazione online di una prima parte della raccolta cartacea completa dei bollettini ufficiali pubblicati dal 1957 al 2001 custodita presso la biblioteca della Direzione generale. Fanno parte di questo primo gruppo gli 88 bollettini contenenti i dati statistici semestrali e le carte dei titoli minerari (generalmente i numeri 1 e 7 di ogni anno) per un totale di circa 18.000 pagine e 66 carte; a seguire verrà completata la digitalizzazione e la pubblicazione delle intere annate.
Altre carte allegate ai Bollettini ufficiali
29 Gennaio 2020
29 Gennaio 2020
09 Settembre 2019
Allegato B al Comunicato Ministeriale 4 settembre 2019
FAC-SIMILE SCHEDA RICHIESTA DOCUMENTAZIONE PER RIUTILIZZO
PIATTAFORME E INFRASTRUTTURE CONNESSE
(D.M. 15/02/2019)
Nome piattaforma |
Concessione mineraria |
Anagrafica richiedente
Ragione sociale |
Partita Iva |
Indirizzo |
|
CAP |
Città |
Provincia |
Stato |
Tel. |
Cell |
|
Pec |
Sito Internet |
|
Nominativo della persona di contatto |
|
Funzione |
|
Documentazione richiesta
□ Relazione tecnica con descrizione strutture |
□ Disegni della struttura as built |
□ Layout e disposizione apparecchiature |
□ Schemi di marcia |
□ Lista apparecchi/attrezzature |
□ Pesi strutture e apparecchiature |
□ Risultati ispezioni subacquee |
□ Relazione tecnica di chiusura mineraria |
□ Valutazione integrità strutturale piattaforma |
□ Fotografie |
□ Quadro ambientale |
□ Altro |
Luogo e Data
Il Legale Rappresentante (nome e firma)
09 Settembre 2019
L'Elenco delle piattaforme in dismissione mineraria è stato pubblicato con il Comunicato Ministeriale 4 settembre 2019 e successivamente aggiornato con il Comunicato Ministeriale 31 luglio 2020
ELENCO DELLE PIATTAFORME E INFRASTRUTTURE DA DISMETTERE MINERARIAMENTE
Aggiornamento al 31/08/2019
Parte a) - Elenco delle piattaforme e infrastrutture da rimuovere senza possibilità di riutilizzo
Nome piattaforma |
Concessione mineraria |
Coordinate |
Tipo piattaforma |
Rimozione senza possibilità di riutilizzo |
Possibilità di riutilizzo |
ADA 3 |
A.C9.AG |
Lat.45,183361 N |
Monotubolare |
SI |
NO |
Parte b) - Elenco delle piattaforme e infrastrutture da dismettere minerariamente ma con possibilità di riutilizzo con scopi diversi dall’attività mineraria di estrazione di idrocarburi
Nome piattaforma |
Concessione mineraria |
Coordinate |
Tipo piattaforma |
Rimozione senza possibilità di riutilizzo |
Possibilità di riutilizzo |
AZALEA A |
A.C8.ME |
Lat. 44,171769 N |
Bitubolare a portale |
NO |
SI |
PC 73 |
PORTO CORSINI MARE |
Lat. 44,385037 N |
Monotubolare |
NO |
SI |
ARMIDA 1 | A.C29.EA | Lat. 44,475932 N Long. 12,44954 E |
Monotubolare | NO | SI |
REGINA 1 | A.C17.AG | Lat. 44,102781 N Long. 12,834209 E |
Monotubolare | NO | SI |
09 Settembre 2019
Dismissione mineraria delle piattaforme per la coltivazione d’idrocarburi in mare e delle infrastrutture connesse